D’Uva lab riceve il grant Cariplo Giovani Ricercatori su cancro e cardiotossicità

Appena ricevuto la bella notizia che un finanziamento di cui avevamo fatto richiesta è andato in porto!
Si tratta del bando “Cariplo – Giovani Ricercatori” e ci permetterà, in parallelo agli studi attuali nel campo della rigenerazione cardiaca a seguito di infarto, di ampliare le nostre ricerche su cancro e sull’emergente problema della cardiotossicità delle terapie antitumorali.
La cardiotossicità, ovvero effetti tossici sulla funzionalità del cuore, è infatti responsabile di una bassa qualità della vita e ridotta sopravvivenza di pazienti affetti da tumore, indipendentemente dalla prognosi oncologica. Lo scopo delle nostre ricerche sarà sviluppare strategie innovative per limitare questi danni, contemporaneamente aumentando l’efficacia delle terapie mirate al blocco dell’oncogene HER2 (ERBB2) in pazienti affetti da carcinoma mammario.
Il progetto è in collaborazione con l’Università di Bologna e Fondazione per la Ricerca Biomedica / Università di Torino.
Questo finanziamento ci darà anche l’opportunità di reclutare un altro ricercatore nel mio team. I dettagli saranno presto disponibili.
Buon 2018 a tutti!

D’Uva lab riceve il grant europeo ERA-CVD sulle malattie cardiovascolari

Felicissimi di aver vinto il grant ERA-CVD Call 2016 for Transnational Research Projects on Cardiovascular Diseases” del Programma Horizon 2020 dell’Unione Europea. Questo grant ci da la possibilità di avviare il nostro lab in Italia, nell’IRCCS MultiMedica di Milano!

Il progetto, in collaborazione con l’Hubrecht Institute (Olanda), Ulm University (Germania) and Weizmann Institute of Science (Israele), si propone di investigare la rigenerazione cardiaca tramite un approccio comparativo tra diverse specie.

Ischemic heart disease, such as myocardial infarction, causes a massive loss of cardiomyocytes and leads to the formation of fibrotic scar tissue, resulting in impaired cardiac function and ultimately, heart failure. Recently, it has been demonstrated that myocardium is naturally regenerated in the human heart. However, the rate of replacement is too low to repair large areas of damaged myocardium. Stimulating the very low intrinsic proliferation rate of cardiomyocytes is a promising strategy for cardiac repair in patients with heart failure. To identify such repair signals, this project will use zebrafish, where cardiomyocyte regeneration occurs naturally, and mice, where it does not. Different possible reasons for the difference in the regenerative capacity of lower vertebrate versus mammals will be explored. The goal is to develop regenerative medicine strategies based on endogenous cardiomyocyte capacities.